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    18 maggio 2017

    Sinergia Superpartes - CUOA: il secondo incontro

    La seconda giornata della sinergia tra i Notai di Superpartes e CUOA. Il corso di comunicazione digitale di Giorgio Soffiato fondatore di Marketing Arena e docente con una grande capacità  di trasmettere innovazione.Un corso "rock and roll" dove abbiamo imparato a metterci in gioco ed a guardarci con gli occhi degli altri .Un corso dove abbiamo imparato a progettare il futuro partendo dalle esigenze di chi ci sceglie e non dalle nostre.Abbiamo compreso il potenziale dei valori in cui crediamo : empatia, imparzialità , trasparenza se declinati in comportamenti concreti off ed online.Grazie Giorgio, anche con te siamo convinti che sarà  l'inizio di un percorso.La comunicazione è un processo , una scelta di relazione e rispetto degli altri.

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    15 maggio 2017

    La prima sinergia tra i notai di Superpartes e...

    Il corso di comunicazione del Professor Giampietro Vecchiato e della dottoressa Maria Paola Caria per i primi 17 partecipanti. I concetti di comunicazione e marketing declinati nel rispetto dei principi deontologici ma per valorizzare il potenziale di differenziazione qualitativa di empatia, imparzialità  e trasparenza, i principi alla base del nostro progetto.Tantissimi spunti interessanti, la sensazione di essere nella direzione giusta e la motivazione e consapevolezza di essere all'inizio di un percorso di formazione.

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    12 maggio 2017

    "Freedom of information act": il nuovo accesso...

    Decreto legislativo n. 97 del 2016   Cosa cambia per il cittadino Tra le principali novità  della disciplina sulla trasparenza amministrativa, vi è quella dell'accesso civico, una forma di accesso ai documenti amministrativi molto similare a quella che nei sistemi anglosassoni viene definita Freedom of information. Infatti, con il d.lgs. 97/2016, si è introdotto il libero e gratuito accesso ai dati e ai documenti di ogni tipologia detenuti dalla p.a., a chiunque ne faccia richiesta, indipendentemente dalla titolarità  di un interesse diretto, concreto ed attuale. In altri termini, il cittadino non deve più dimostrare di trovarsi in una situazione giuridica rilevante, perché gli è riconosciuto un vero e proprio diritto alla richiesta di atti inerenti alle pubbliche amministrazioni, a qualsiasi fine e senza necessità  di motivazione. L'accesso civico riguarda non solo i documenti dei quali la pubblica amministrazione ha l'obbligo di pubblicazione (relativi alla propria organizzazione e attività ), ma tutti gli atti, anche quelli non sottoposti a pubblicazione obbligatoria (full disclosure), sebbene nei limiti tassativamente indicati dalla legge. In particolare, l'accesso civico, trova un limite quando può venire in contrasto con interessi pubblici e/o privati giuridicamente rilevanti. Gli interessi pubblici sono quelli relativi alla sicurezza nazionale, ordine pubblico, difesa e questioni militari, relazioni internazionali, politica finanziaria ed economica dello Stato, attività  di indagine sui reati; quelli privati riguardano sia i dati personali, sia quelli economici come la proprietà  intellettuale, il diritto d'autore, i segreti commerciali ecc. Per approfondimenti chiedi ai Notai SuperPartes http://associazionesuperpartes.it/notai/ Le differenze con l'accesso ex L. 241/90. Il diritto di accedere e il bisogno di accedere Si erra se si pensa che la nuova disciplina assorba, sostituendola, quella originaria contenuta nella L. 241/90. Quest'ultima continua ad operare, seppur con presupposti e finalità  diverse. Mentre il nuovo accesso civico mira ad attuare un controllo diffuso sui documenti detenuti dall'amministrazione, l'accesso disciplinato dalla legge sul procedimento amministrativo, tutela le posizioni giuridicamente rilevanti collegate al documento, perché in questo caso il cittadino ha il bisogno di accedere. Ciò è  dimostrato dalla presenza di limiti ulteriori imposti all'accesso civico (ad esempio quelli legati alla protezione di dati economici) rispetto a quelli dell'accesso ex L. n. 241/90 sicchè sarà  possibile che non sussistano i presupposti per il primo e che, invece, dimostrando la presenza di un interesse diretto, concreto e attuale, la cui tutela risulti prevalente, a fronte di un bilanciamento, rispetto ai contrapposti interessi che vengono in gioco,l'atto risulti accessibile sulla base della disciplina di cui alla L. n. 241/90. La ratio della disciplina Tale decreto va a modificare, estendo l'accesso anche agli atti per i quali non vi è pubblicazione obbligatoria, il d.lgs. n. 33/2013, il quale a sua volta attua la delega contenuta nella legge anticorruzione 190/2012. Questi interventi normativi si inseriscono infatti nel piano di anticorruzione e trasparenza, con il quale si è posto l'obiettivo di un controllo diffuso sul corretto operato della p.a. La trasparenza, dunque, non solo previene i fenomeni corruttivi, ma è anche funzionale al riavvicinamento tra cittadino e pubblica amministrazione, la quale metaforicamente assume le sembianze di una casa di vetro. Si spera che queste norme vengano realmente rispettate dalla p.a., perché tra le cose di cui ha bisogno l'Italia, vi è anche quella di ricostruire un rapporto di fiducia tra il cittadino e la burocrazia. Per leggere gli altri articoli SuperPartes clicca qui: http://associazionesuperpartes.it/extra/blog/ Dott. ssa Eleonora Baglivo

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    26 aprile 2017

    Le tre mosse per mettere in sicurezza i conti...

    Oggi le condizioni e le modalità  di esercizio delle attività  professionali sono radicalmente mutate rispetto al recente passato. La concorrenza crescente, la crisi economica che ha colpito il Paese, i rapidi e talvolta frenetici cambiamenti normativi, impongono una gestione dello studio notarile improntata a criteri manageriali. Il mutato scenario di riferimento impone al notaio un controllo sempre più accurato dei conti dello studio. L'obiettivo può essere realizzato con le seguenti tre mosse: la scelta di un sistema contabile analitico in modo da poter controllare i prelevamenti, e le movimentazioni bancarie; l'accensione di almeno tre conti correnti: per le movimentazioni dello studio; per la gestione delle imposte da versare per conto dei clienti e a titolo personale; la determinazione dell'ammontare dei compensi avendo riguardo sia alla complessità  della prestazione, sia ai costi diretti ed indiretti, che devono essere sostenuti con riferimento al singolo atto notarile. La scelta della contabilità  ordinaria consente al professionista il pieno controllo dei risultati dello studio misurando analiticamente i rendimenti dell'attività . La contabilità  ordinaria fornisce al professionista non solo dati di tipo economico, ma anche informazioni di tipo finanziario indispensabili per comprendere l'andamento dell'attività . Ad esempio l'adozione della contabilità  ordinaria impone al professionista la contabilizzazione dei prelevamenti (effettuati dal conto corrente o dalla cassa) a titolo personale. La somma dei prelevamenti effettuati in un anno non dovrebbe mai essere superiore al risultato di esercizio al netto delle imposte. Se i prelevamenti dovessero essere eccedenti dovrà  suonare un campanello di allarme. L'informazione potrebbe ad esempio evidenziare che il notaio avrebbe prelevato le disponibilità  utilizzabili rigorosamente per il versamento delle imposte dei clienti. La stessa finalità  di trasparenza potrà  essere raggiunta con l'accensione di tre distinti rapporti di conto corrente. Il primo, ove far transitare i compensi dell'attività  e le spese riconducibili all'attività  medesima. Sul secondo il notaio potrà  far affluire unicamente le somme erogate dai clienti per il pagamento delle imposte con l'adempimento unico. Queste somme, essendo gestite distintamente non dovranno mai essere prelevate per altre finalità . In pratica le predette somme saranno rigorosamente vincolate al pagamento delle imposte per conto dei clienti. Infine il conto personale deve essere utilizzato/alimentato con i prelievi dal conto relativo all'attività  di studio rappresentando l'operazione, nella sostanza, una vera e propria distribuzione di utili. Lo stesso conto sarà  utilizzato per il sostenimento delle spese personali. La terza mossa consiste nella misurazione della redditività  dello studio per ogni singolo atto. Il notaio dovrà  verificare che il compenso è in grado di coprire almeno i costi diretti ed indiretti per rogare il singolo atto, ivi compresi i contributi da versare mensilmente all'archivio notarile e le imposte. Dopo la copertura totale dei predetti oneri dovrà  residuare un margine positivo, che rappresenta l'utile dell'attività  in grado di remunerare il lavoro del professionista. Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes http://associazionesuperpartes.it/about/ Per leggere gli altri articoli SuperPartes clicca qui: http://associazionesuperpartes.it/extra/blog/ Nicola Forte, Dottore commercialista e Revisore dei conti a Roma

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