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    12 febbraio 2024

    Contratto per persona da nominare e tempestività...

    Cassazione, sentenza 10 novembre 2023, n. 31332, sez. II civile. Nel caso in cui sia stipulato preliminare di vendita per persona da nominare, con la previsione che l’electio amici debba avvenire entro la data fissata per la stipulazione del definitivo, affinché la nomina sia valida è necessario che la sua comunicazione alla controparte, con la relativa accettazione, sia contenuta nella domanda di esecuzione in forma specifica ex art. 2932 c.c., mentre, ove essa avvenga in corso di causa, il contratto per persona da nominare è destinato a produrre effetti tra le parti originarie per tardività della nomina, ove tale tardività sia prontamente eccepita. Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes  Clicca qui per leggere gli altri articoli SuperPartes  Foto di Gerd Altmann da Pixabay © Riproduzione riservata

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    13 ottobre 2021

    Contratto con obbligazioni del solo proponente

    Cassazione sentenza n. 24832/2020.  Un negozio traslativo di diritti reali non è suscettibile di essere perfezionato con la modalità di cui all’art. 1333 c.c., salva l’ipotesi che sia stato accertato che l’acquirente ne tragga esclusivamente vantaggio, configurandosi, in difetto, una proposta contrattuale non ancora accettata e, quindi, non trascrivibile. Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes  Clicca qui per leggere gli altri articoli SuperPartes  Autore immagine: Pixabay.com © Riproduzione riservata

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    23 luglio 2021

    Quantificazione dell’indennizzo assicurativo ad...

    Cassazione S.U. sentenza n. 11421/2021.  La designazione generica degli eredi come beneficiari di un contratto di assicurazione sulla vita, in difetto di una inequivoca volontà del contraente in senso contrario, non comporta la ripartizione dell’indennizzo tra gli aventi diritto secondo le proporzioni della successione ereditaria, spettando a ciascuno dei creditori, in forza della eadem causa obligandi una quota uguale dell’indennizzo assicurativo. Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes  Clicca qui per leggere gli altri articoli SuperPartes  Autore immagine: Pixabay.com © Riproduzione riservata

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    23 luglio 2021

    Mutuo parzialmente nullo

    Tribunale di Viterbo, sentenza n. 733/2021. Il contratto di mutuo privo del piano di ammortamento e dell’indicazione dei criteri determinativi del tasso di interesse effettivo attinenti al regime finanziario e dei tempi di riscossione degli interessi deve qualificarsi come parzialmente nullo con riferimento alla clausola determinativa dell’interesse corrispettivo ai sensi degli articoli 1346 c.c. e 1418, secondo comma c.c. L’applicazione del regime di capitalizzazione composta per il calcolo degli interessi, in assenza di pattuizione contrattuale, determina la violazione dell’art. 1283 c.c. in tema di anatocismo. Il piano di ammortamento, allora, deve essere ricalcolato in base al tasso sostitutivo dell’art. 117, settimo comma del TUB, in regime di capitalizzazione semplice. Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes  Clicca qui per leggere gli altri articoli SuperPartes  Autore immagine: Pixabay.com © Riproduzione riservata

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    16 giugno 2021

    Ripetitore e lastrico solare: contratto atipico...

    Cassazione 30 aprile n. 8434/2020.Qualora le parti abbiano inteso attribuire all’accordo effetti obbligatori, lo schema negoziale di riferimento è quello del contratto atipico di concessione ad aedificandum di natura personale, con rinuncia del concedente agli effetti dell’accessione. Con tale contratto il proprietario di un’area concede ad altri il diritto personale di edificare sulla stessa, di godere e disporre dell’opera edificata per l’intera durata del rapporto e di asportare tale opera al termine del rapporto. Esso è soggetto alla disciplina dettata, oltre che dai patti negoziali, dalle norme generali contenute nel titolo II del libro IV del codice civile, nonché, per quanto non previsto dal titolo, dalle norme sulla locazione, tra cui quelle dettate dagli artt. 1599 c.c. e 2643 n. 8 c.c. e, ove stipulato da un condominio per consentire ad altri la installazione di un ripetitore, o altro impianto tecnologico, sul lastrico solare del fabbricato condominiale richiede l’approvazione di tutti i condomini solo se la relativa durata sia convenuta per più di nove anni. Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes  Clicca qui per leggere gli altri articoli SuperPartes  Autore immagine: Pixabay.com © Riproduzione riservata

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    10 giugno 2021

    Termine previsto nella diffida ad adempiere

    Cassazione, 14 maggio 2020 n. 8942.In tema di risoluzione di diritto del contratto ex art. 1454 c.c., essendo la diffida ad adempiere un atto recettizio, il termine di quindici giorni assegnato al debitore perché provveda all’adempimento decorre dal momento in cui il documento è giunto nella sfera di conoscenza del destinatario, sicchè non risulta decisiva la data di invio della comunicazione scritta contenente la diffida, bensì quella in cui l’atto è pervenuto al recapito cui era indirizzato. Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes  Clicca qui per leggere gli altri articoli SuperPartes  Autore immagine: Pixabay.com © Riproduzione riservata

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    07 maggio 2021

    Pattuizioni di un contratto

    Cassazione n. 56/2020. Nel nostro ordinamento è ravvisabile un principio generale consistente in un obbligo di rinegoziazione dei contratti ogni qualvolta una sopravvenienza rovesci il terreno fattuale e l’assetto giuridico-economico su cui è eretta la pattuizione negoziale. La parte danneggiata deve poter avere la possibilità di rinegoziare il contenuto delle prestazioni ma in assenza di specifiche clausole dovrà affrontare un complesso contenzioso. Ecco perché è opportuna la consulenza di un avvocato o di un notaio per la previsione di possibili evoluzioni negoziali.Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes  Clicca qui per leggere gli altri articoli SuperPartes  Autore immagine: Pixabay.com © Riproduzione riservata

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    15 settembre 2020

    Risoluzione del contratto di acquisto dell’auto...

    Cassazione, sentenza del 28 luglio 2020, n. 16077. In caso di risoluzione del contratto di acquisto di un’auto affetta di vizi, il giudice, nella determinazione del prezzo da restituire al compratore, dovrà tenere in considerazione l’uso del veicolo da parte di quest’ultimo in modo da garantire l’equilibrio tra le reciproche prestazioni restitutorie delle parti ed evitare un’illegittima locupletazione dell’acquirente. Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes  Clicca qui per leggere gli altri articoli SuperPartes  Autore immagine: Pixabay.com © Riproduzione riservata

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