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    01 febbraio 2022

    Quando il figlio maggiorenne continua ad avere...

    Cassazione, ordinanza n. 21817/2021. Il figlio maggiorenne ha diritto al mantenimento a carico dei genitori soltanto se, ultimato il prescelto percorso formativo scolastico, dimostri, con conseguente onere probatorio a suo carico, di essersi adoperato effettivamente per rendersi autonomo economicamente, impegnandosi attivamente per trovare una occupazione in base alle opportunità reali offerte dal mercato del lavoro, se del caso ridimensionando le proprie aspirazioni, senza indugiare nell’attesa di una opportunità lavorativa consona alle proprie ambizioni. Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes  Clicca qui per leggere gli altri articoli SuperPartes  Autore immagine: Pixabay.com © Riproduzione riservata

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    23 luglio 2021

    Limiti al mantenimento dei genitori per il figlio...

    Cassazione, ordinanza n. 17183/2020. Il figlio divenuto maggiorenne ha diritto al mantenimento a carico dei genitori soltanto se, ultimato il prescelto percorso formativo scolastico, dimostri, con conseguente onere probatorio a suo carico, di essersi adoperato effettivamente per rendersi autonomo economicamente, impegnandosi attivamente per trovare un’occupazione in base alle opportunità reali offerte dal mercato del lavoro, se del caso ridimensionando le proprie aspirazioni senza indugiare nell’attesa di opportunità lavorativa consona alle proprie ambizioni.Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes  Clicca qui per leggere gli altri articoli SuperPartes  Autore immagine: Pixabay.com © Riproduzione riservata

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    12 settembre 2016

    Clausola testamentaria di assistenza al genitore:...

    Recentemente la Corte di Cassazione (sentenza n. 14220 del 12 luglio 2016) ha affrontato il tema della qualificazione giuridica della clausola testamentaria che impone agli eredi l'obbligo di cura e assistenza del genitore superstite. Il caso è quello di un padre che, con testamento olografo, istituisce eredi le figlie, in parti uguali, a patto che prestino assistenza e cura alla loro madre, stabilendo che, in caso di inadempimento, colei che si è sottratta all'obbligo consegua in eredità  solamente la quota di legittima. La qualificazione di tale clausola testamentaria in termini di modus o in termini di condizione comporta precipitati applicativi profondamente diversi, nel caso di inadempimento dell'obbligo ivi contenuto. La Corte di Cassazione, alla luce di un consolidato orientamento, ritiene che una siffatta clausola vada qualificata come modus. La clausola di assistenza materiale e morale vita natural durante ad un terzo è infatti un onere ai sensi dell'articolo 647 del Codice civile, in quanto impone un obbligo a carico dell'erede. Tale obbligo è assimilabile a quello del vitalizio alimentare previsto dall'articolo 1872 del Codice civile e convertibile in una prestazione di dare, rappresentata dalla corresponsione di un assegno pecuniario. Esclude al contrario che possa trattarsi di una condizione potestativa, sospensiva o risolutiva che sia, come affermato invece dalla ricorrente. La condizione potestativa è un elemento accessorio del testamento e produce effetti indipendentemente dal comportamento della parte in ordine al verificarsi dall'evento. E' da escludersi soprattutto la qualificazione in termini di condizione potestativa sospensiva in quanto condurrebbe alla quantomeno discutibile conseguenza per cui l'efficacia del testamento sarebbe sospesa fino al relativo avveramento della condizione.

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