Dal 1° luglio 2020 non è più possibile pagare in contanti un importo pari o superiore a 2.000 Euro.

Potranno pagarsi cose o servizi in contanti fino ad un massimo di 1.999,99 euro.

Il nuovo limite all’utilizzo del contante va a sostituire il limite precedente, fissato a 3.000 euro nel 2016. Questa modifica normativa fa parte di un piano più articolato che mira ad un ulteriore abbassato dell’utilizzo dei contanti. A partire dal prossimo 1° gennaio 2022, infatti, il limite di utilizzo dei contanti sarà portato a 1.000 Euro.

Per effettuare trasferimenti di denaro per importi pari o superiori ai 2.000 euro sarà, quindi, necessario utilizzare strumenti di pagamento tracciabili, come bonifici bancari oppure carte di pagamento (carte di credito, di debito o prepagate). 

E’ importante sottolineare, inoltre, che il nuovo tetto all’utilizzo del contante riguarda anche le donazioni ed i mutui (anche se fatti tra familiari).

Con specifico riferimento alle donazioni di denaro si rammenta il recente orientamento della Corte di Cassazione secondo cui esse sono nulle se non vengono stipulate per atto notarile alla presenza di due testimoni.

Dunque, una donazione di denaro del padre al figlio superiore ad euro 2.000 se fatta mediante bonifico bancario non eluderebbe il divieto di legge in esame ma sarebbe nulla dal punto di vista del diritto civile.

Ecco perché per qualsiasi spostamento di ricchezza, anche tra familiari, è più che opportuno rivolgersi al proprio notaio di fiducia per analizzare gli adempimenti di legge ed essere sicuri della validità degli atti che si compiono.

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Autore immagine: Pixabay.com

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