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    19 maggio 2017

    Tribunale di Ivrea: l'uso del cellulare causa il...

    Tribunale Ordinario di Ivrea, Sezione Lavoro, sentenza n. 96 del 30 marzo 2017 Cosa cambia per il cittadino. Siamo sicuramente di fronte a una sentenza storica che per la prima volta riconosce l'uso del cellulare come causa di una malattia tumorale, condannando l'Inail al pagamento del risarcimento del danno alla salute al lavoratore dipendente. Certo, si tratta ancora di una sentenza isolata e occorre rimanere a vedere come la giurisprudenza nel prossimo periodo si orienterà , ma quel che è certo è che questa è la prima sentenza che afferma la connessione tra l'uso del telefonino e il tumore al cervello (che fortunatamente nel caso in esame era benigno) e riconosce, in capo al lavoratore, il diritto di vedersi riconosciuto il risarcimento del danno da malattia professionale. Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes http://associazionesuperpartes.it/notai/ Il fatto. Tizio, lavoratore dipendente, era costretto per ragioni d'ufficio a usare il cellulare per un certo numero di ore al giorno e lamentava la stretta connessione tra l'uso dell'apparecchio elettronico e il tumore celebrale che intanto era sorto. Chiedeva, quindi, il risarcimento del danno subito. Le ragioni giuridiche. Il Tribunale di Ivrea, in parziale accoglimento del ricorso, ha dichiarato il lavoratore affetto da malattia professionale, che ha comportato un danno biologico permanente del 23% e, per l'effetto, ha condannato l'Inail alla corresponsione del relativo beneficio a decorrere dalla data della presentazione della domanda in sede amministrativa, oltre agli interessi al tasso legale e l'eventuale maggior danno in misura pari alla differenza tra la rivalutazione monetaria e il tasso legale sui ratei maturati e non riscossi, a decorrere dal 121' giorno dalla data della presentazione della domanda in sede amministrativa. Alla luce di questa decisione, dunque, si può facilmente evidenziare come il Tribunale abbia ritenuto esistente un nesso eziologico tra l'uso del cellulare in una certa quantità  ed il tumore, seppur fortunatamente benigno. Sussistendo quindi un rapporto di causa ed effetto tra l'uso dell'apparecchio elettronico per un certo numero di ore e l'insorgere di una malattia (a questo punto professionale) il Tribunale di Ivrea ha ritenuto conseguentemente che il relativo danno alla salute (cosiddetto danno biologico) andasse integralmente risarcito a favore del lavoratore, condannando in tal senso l'Inail. Per leggere gli altri articoli SuperPartes clicca qui: http://associazionesuperpartes.it/extra/blog/

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