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    14 giugno 2022

    Scrittura valida come testamento olografo

    Cassazione 24 settembre 2021 n. 25936.  Perché un atto costituisca disposizione testamentaria è necessario che lo scritto contenga la manifestazione di una volontà definitiva           dell’autore,           compiutamente           e incondizionatamente formata, diretta allo scopo di disporre attualmente dei suoi beni, in tutto o in parte, per il tempo successivo alla propria morte. Pertanto, ai fini della configurabilità di una scrittura privata come testamento non è sufficiente il riscontro dei requisiti di forma, occorrendo, altresì, l’accertamento dell’oggettiva riconoscibilità nella scrittura della volontà attuale del suo autore di compiere non già un mero progetto, ma un atto di disposizione del proprio patrimonio per il tempo successivo al suo decesso. Tale accertamento che le espressioni contenute nel documento risultino ambigue o di valore non certo, presuppone la necessaria indagine su ogni circostanza, anche estrinseca, idonea a chiarire la portata, le ragioni e le finalità perseguite con la disposizione, e spetta al giudice di merito. Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes  Clicca qui per leggere gli altri articoli SuperPartes  Autore immagine: Pixabay.com © Riproduzione riservata

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    14 giugno 2022

    Obbligazioni solidali e confusione

    Cassazione 5 ottobre 2021 n. 26948. Qualora vi siano più soggetti obbligati solidalmente tra loro l’effetto estintivo della confusione non può che operare in favore del solo soggetto nella cui persona si riuniscono le opposte qualità di creditore e debitore e non può comportare alcun effetto estintivo nei confronti degli altri condebitori in solido che continueranno a vedersi obbligati all’adempimento dell’obbligazione nei limiti del residuo risultante dalla decurtazione del debito originario della quota di esso estintosi per confusione.Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes  Clicca qui per leggere gli altri articoli SuperPartes  Autore immagine: Pixabay.com © Riproduzione riservata

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    14 giugno 2022

    Preliminare e certificato di agibilità

    Cassazione 11 febbraio 2022 n. 4467. La mancata consegna al compratore del certificato di agibilità non determina, in via automatica, la risoluzione del contratto preliminare per inadempimento del venditore, dovendo essere verificata in concreto l’importanza e la gravità dell’omissione in relazione al godimento e alla commerciabilità del bene; cosicchè, ove in corso di causa si accerti che l’immobile promesso in vendita presentava tutte le caratteristiche necessarie per l’uso proprio e che le difformità edilizie rispetto al progetto originario erano state sanate a seguito della presentazione della domanda di concessione in sanatoria, del pagamento di quanto dovuto e del formarsi del silenzio-assenso sulla relativa domanda, la risoluzione non può essere pronunciata. Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes  Clicca qui per leggere gli altri articoli SuperPartes  Autore immagine: Pixabay.com © Riproduzione riservata

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    14 giugno 2022

    Compravendita e certificato di abitabilità

    Cassazione 11 febbraio 2022 n. 4467. Nella vendita di immobili destinati ad abitazione, pur costituendo il certificato di abitabilità un requisito giuridico essenziale ai fini del legittimo godimento e della normale commerciabilità del bene, la mancata consegna di detto certificato costituisce un inadempimento del venditore che non incide necessariamente in modo dirimente sull’equilibrio delle reciproche prestazioni, sicchè il successivo rilascio del certificato di abitabilità esclude la possibilità stessa di configurare l’ipotesi di vendita di un bene diverso da quello pattuito in contratto. Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes  Clicca qui per leggere gli altri articoli SuperPartes  Autore immagine: Pixabay.com © Riproduzione riservata

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    14 giugno 2022

    Compravendita e trasferimento del possesso

    Cassazione 9 febbraio 2022 n. 4080. Nel contratto di compravendita immobiliare il venditore ha l’obbligo di trasferire al compratore non soltanto la proprietà ed il possesso giuridico, ma anche il possesso reale o di fatto del bene venduto, senza che l’inadempienza a tale obbligo possa essere esclusa dal fatto che l’acquirente fosse a conoscenza al momento della conclusione del contratto di una occupazione in atto del bene compravenduto per effetto di una locazione in favore di terzi. Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes  Clicca qui per leggere gli altri articoli SuperPartes  Autore immagine: Pixabay.com © Riproduzione riservata

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    13 giugno 2022

    Donazione indiretta di immobile con negozio...

    Tribunale di Ravenna 17 ottobre 2019.Si ha donazione indiretta di immobile qualora, per spirito di liberalità ed utilizzando un negozio diverso dalla donazione, una somma di danaro del donante venga utilizzata per acquistare in favore del donatario un bene immobile. Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes  Clicca qui per leggere gli altri articoli SuperPartes  Autore immagine: Pixabay.com © Riproduzione riservata

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    13 giugno 2022

    Il recesso da una società cooperativa

    Cassazione 31 maggio 2022 n. 17667. Nelle società cooperative il recesso è un atto unilaterale recettizio che deve seguire le modalità dettate dall’art. 2532 c.c. in cui la delibera del consiglio di amministrazione è mera condizione di efficacia. La società ha un potere discrezionale che non può trasformarsi in arbitrio. Laddove siano violati i principi di correttezza e buona fede è applicabile l’art. 1359 c.c. in base al quale la condizione si considera avverata quando è mancata per causa della parte che aveva interesse contrario all’avveramento. A fronte della comunicazione di recesso del socio, dalla mancata, colpevole e persistenza dell’inerzia della cooperativa nel rispondere potrebbe discendere l’accertamento della legittimità del recesso. Nel caso di specie si trattava di cooperativa edilizia ed il socio non solo aveva ottenuto l’attribuzione dell’alloggio ma aveva altresì estinto il mutuo sullo stesso gravante. Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes  Clicca qui per leggere gli altri articoli SuperPartes  Autore immagine: Pixabay.com © Riproduzione riservata

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    13 giugno 2022

    Chiamati all’eredità e presentazione della...

    Il presupposto dell’imposta di successione va individuato nella chiamata all’eredità e non già nell’accettazione con la conseguenza che i chiamati all’eredità sono responsabili anche della presentazione della dichiarazione di successione. La mera chiamata all’eredità, tuttavia, non è sufficiente all’acquisto della qualità di erede. Per approfondimenti chiedi ai Professionisti SuperPartes  Clicca qui per leggere gli altri articoli SuperPartes  Autore immagine: Pixabay.com © Riproduzione riservata

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