Spesso mi viene posta questa domanda, apparentemente semplice.

La risposta è "non sempre", e due aspetti meritano di essere considerati.

Il primo. Il bonifico è un mezzo neutro per spostare del denaro, ossia può essere usato per fare un pagamento, una donazione, un prestito, .. ma il codice civile ci dice che, se la donazione non è "di modico valore", per essere valida, serve un atto notarile ricevuto alla presenza di due testimoni.

E cos'è il modico valore? È una donazione di modesto importo, che va determinato in base alle condizioni economiche di chi vuole fare la donazione. Quindi, se la persona dispone di un importante patrimonio, oppure l'importo della donazione è esiguo, allora andrà bene il mero bonifico, altrimenti sarà necessario rivolgersi a un notaio.

Secondo aspetto da tenere in considerazione: la tassazione. 

Ricordate che la donazione, in qualunque forma sia fatta, diretta o indiretta, potrà scontare l'imposta di donazione, salvo alcune eccezioni, e la Cassazione lo ha ribadito di recente (ordinanze n. 27665 del 3/12/2020 e n. 28047 del 9/12/2020 - con motivazioni non esenti da critiche) che anche un bonifico fatto per liberalità può essere tassato. Attenzione quindi, se chi riceve non è un parente o coniuge, la tassa potrebbe essere elevata! 


Gaia Boschetti, Notaio a Vicenza e Socio di Associazione SuperPartes

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